Gli ultimi eventi accaduti nel Regno Unito provano che molti luoghi normalmente frequentati non sono sicuri per i cittadini, siano essi turisti, abitanti delle città coinvolte oppure business travellers. Se parliamo di coinvolgimento in eventi terroristici dei viaggiatori per affari, dobbiamo considerare che il rischio maggiore per le aziende è di sottostimare i rischi a cui i propri dipendenti teoricamente possono essere sottoposti. Oltre a ciò, per descrivere il rischio talune aziende utilizzano un termine impreciso come “imprevisto”. Evidentemente una parola più accurata è “imprevedibile”, poiché sottende che un evento simile è accaduto precedentemente.

Il fatto di camminare serenamente su un ponte di Londra o sulla via principale di Nizza o ancora di visitare un mercato natalizio a Berlino poteva essere considerato, fino a qualche anno fa, una normale pausa tra una giornata e l’altra di lavoro. Ovviamente ciò che le cronache riportano non dovrà cambiare le abitudini delle persone, deve però far cambiare il modo in cui le aziende affrontano i rischi del proprio personale in viaggio. Ciò significa preparare i travellers, organizzando, ad esempio, corsi di formazione precedentemente al viaggio ed in cui i dipendenti vengono informati sulla situazione relativa alla sicurezza del Paese o della città che visiteranno. Ma non è tutto, le aziende devono affidarsi a delle organizzazioni alle quali i travellers o gli espatriati possano riferirsi 24/7 nel caso in cui qualcosa vada storto e che siano in grado di dare l’assistenza necessaria per risolvere i problemi incontrati.

Un altro importante rischio che spesso viene trascurato dalle aziende è l’aspetto sanitario. Considerare prioritaria la salute dei propri dipendenti all’estero o degli stessi espatriati è una componente imprescindibile del Duty of Care, ciò permette di evitare o quantomeno di ridurre le malattie quando essi rientrano dai viaggi. Per garantire il benessere del proprio capitale umano, le aziende devono avere una corretta visione della sanità globale con l’intento di dare ai propri dipendenti la consapevolezza dei rischi sanitari che corrono visitando determinati Paesi in particolari periodi, affinché vengano prese le necessarie precauzioni.